La politica sta cambiando. All’informazione massmediale si accosta una comunicazione digitale micro-targettizzata. I leader politici possono appellarsi alla popolazione tramite le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Una volta si parlava di propaganda e di bufale, ora di fake news. Al potere tradizionale si affiancano metodi di controllo digitale meno rigidi, ma più pervasivi. I partiti di massa sono tramontati, però emergono movimenti che utilizzano i social network e le piattaforme di partecipazione. Alle tecnologie, probabilmente, sono state attribuite anche troppe responsabilità: si pensi all’elezione di Trump o alla Brexit. Il determinismo tecnologico è una spiegazione fallace, ma i sistemi politici sono sempre immersi in un’epoca e in uno specifico ambiente. Non deve stupire, dunque, che le metamorfosi delle nostre democrazie possano essere associate all’evoluzione delle tecnologie digitali. In questa raccolta di saggi, alcuni fra i più importanti teorici italiani della politica mostrano opportunità, sollevano problemi, esplorano prospettive possibili.
Gabriele Giacomini. Ricercatore in Filosofia politica presso l’Università degli studi di Udine, dove è coordinatore didattico del Master in “Filosofia del digitale”. Collabora con la Fondazione Giannino Bassetti di Milano. Fra le sue ultime monografie: Potere digitale. Come Internet sta cambiando la sfera pubblica e la democrazia (Meltemi, 2018), The Arduous Road to Revolution. Resisting Authoritarian Regimes in the Digital Communication Age (Mimesis International, 2022) e, con lo statistico Alex Buriani, Il governo delle piattaforme. I media digitali visti dagli italiani (Meltemi, 2022). Ha curato, insieme a Luca Taddio, il volume Filosofia del digitale (Mimesis, 2020). Ha ottenuto diversi riconoscimenti: il “Premio nazionale Frascati Elio Matassi” nel 2017 (miglior esordio), il “Premio Giovani SPE Achille Ardigò” nel 2018, il premio “Libro ComPol dell’anno” (ex aequo) dell’Associazione italiana di Comunicazione Politica nel 2019, il “Premio Giuseppe Gigliozzi” dell’Associazione per l’Informatica umanistica e la Cultura digitale nel 2022
Luca Taddio. Professore associato di Estetica presso l’Università degli studi di Udine. È ideatore e direttore del master in “Filosofia del digitale” nella stessa Università. Presiede il Premio “Udine Filosofia” e cura il Festival Mimesis, giunto alla sua decima edizione. Fra le sue pubblicazioni: Fenomenologia eretica. Saggio La politica nel mondo digitale 260 sull’esperienza immediata della cosa (Mimesis, 2011), Global Revolution (Mimesis, 2012), Verso un nuovo realismo. Osservazioni sulla stabilità tra estetica e metafisica (Jouvence, 2013). Ha curato, con Gabriele Giacomini, il volume Filosofia del digitale (Mimesis, 2020).
INDICE
Prefazione
di Michele Nicoletti
Introduzione. Per una “teoria politica del digitale”
Gabriele Giacomini e Luca Taddio
“Sostenibilità digitale e separazione dei poteri” di Mauro Barberis
“Hic sunt drones. La guerra nell’era digitale” di Stefano De Luca
“Disinformazione e Internet. Sfide e prospettive regolatorie in Europa” di Pietro Dunn e Massimo Durante
“Dalla tirannia del merito alla democrazia del bisogno” di Maurizio Ferraris
“Perché nel mondo digitale abbiamo bisogno di un progetto umano” di Luciano Floridi
“Una nuova frontiera per la democrazia. Rinnovare gli assetti per difendere gli ideali” di Gabriele Giacomini
“Compromessi algocratici. L’impatto del digitale sulla vita democratica” di Edoardo Greblo
“Futuro presente. Linguaggi dell’utopia ermeneutica e politiche postumane” di Barbara Henry
“Etica pubblica e IA. Da Habermas alla sfera pubblica digitale” di Sebastiano Maffettone
“Burocrazia e digitale. Ripensare la macchina statale” di Simona Morini
“Ragionevolezza e irragionevolezza nell’uso del web. Spunti a partire dalla riflessione rawlsiana” di Roberta Sala
“Everything is by design. Etica e politica nell’era digitale” di Fabrizio Sciacca
“Tutto il potere agli algoritmi! Oltre la governamentalità” di Salvo Vaccaro
Note sugli autori