Proporre nuove idee in tema di democrazia richiede conoscenza e padronanza della dottrina, della teoria politica democratica, nonché dei risultati delle ricerche, empiriche e sperimentali, accumulate dalle scienze sociali. Giacomini mostra in questo libro di sapere maneggiare questi diversi materiali con perizia e creatività. Angelo Panebianco
Viviamo in una democrazia dove la passione e il sentimento, l’istinto e la paura vengono evocati, sollecitati, utilizzati per la costruzione del consenso. dalle predisposizioni latenti all’agendasetting, dall’identificazione di partito al condizionamento dei media e delle televisioni, dalla centralità dell’immagine del leader al ricorrente utilizzo di euristiche e bias, sono tanti i fenomeni emotivi ed irrazionali che hanno un ruolo rilevante nell’influenzare le decisioni in democrazia. Si aprono quindi dubbi ed interrogativi: la democrazia è una buona forma di governo? La tecnocrazia può essere una valida alternativa? Il foro pubblico può essere il luogo dell’elaborazione razionale delle idee e del confronto argomentato? E ancora, com’è possibile fare in modo che le spinte irrazionali ed impulsive degli individui producano decisioni politiche il più possibile desiderabili? Le scienze cognitive e sperimentali entrano nella mente dei cittadini e dei politici, ne svelano i meccanismi più profondi e sorprendenti, ci aiutano a pensare la democrazia in maniera più consapevole.
Gabriele Giacomini ha conseguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze cognitive e filosofia della mente all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e all’Istituto Universitario di studi superiori di Pavia. Ha pubblicato articoli scientifici sul rapporto fra neuroscienze, filosofia e politica e collabora con il Centro studi di etica pubblica dell’Università Vita-salute san Raffaele di Milano. per Mimesis ha scritto, con Furio Honsell, Prima che sia domani: padri, figli, un’alleanza per ripartire (2014). Attualmente è Assessore all’innovazione e allo sviluppo economico della Città di Udine.